Il villaggio Eni di Borca di Cadore (BL) fu realizzato tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60, grazie alla capacità politica e imprenditoriale, all’ambizione e allo slancio di Enrico Mattei. Si tratta di un grande complesso (oltre 100.000 metri quadri), dotato di un impianto articolato su diverse strutture, ed edificato, secondo criteri innovativi, in un grande bosco ai piedi del monte Antelao, che con i suoi 3.242 metri domina il cadore e sovrasta l’abitato di Borca, a una decina di chilometri da Cortina d’Ampezzo. L’idea alla base di questo visionario e innovativo progetto-cantiere, era costituito da una sorta di impianto d’urbanistica sociale, pensato dalla mente espansiva di Mattei stesso, e realizzato poi, con grande qualità architettonica, da Edoardo Gellner in primis, in collaborazione con Carlo Scarpa in alcune sue parti, come la chiesa di Nostra Signora del Cadore. Dal 2000, il villaggio è proprietà della società Minoter, con la quale Dolomiti Contemporanee ha iniziato una collaborazione, sulla base di un progetto di valorizzazione culturale e funzionale dell’insediamento, e in particolare della struttura della colonia.

Settimana INCOM 20 luglio 1960 sulla visita del Presidente della Tunisia Burghiba, accompagnato dal presidente dell’Eni Enrico Mattei, al villaggio Eni di Corte di Cadore. Da Archivio Storico Luce