Mattei e l'Architettura. Raccolta di video e articoli vari.
Alla metà degli anni Cinquanta, Enrico Mattei decide di costruire un villaggio turistico sulle Dolomiti riservato ai collaboratori del gruppo Eni ed alle loro famiglie. Il progetto viene affidato all’architetto Edoardo Gellner , che sceglie l’ubicazione del sito a Borca , in una zona ai piedi del monte Antelao. Nel 1955 iniziano i lavori e, grazie alla piena complicità tra Mattei e Gellner, si costruiscono una colonia per 600 bambini, un campeggio a capanne, un albergo, un residence, la chiesa (realizzata in collaborazione con Carlo Scarpa) e ben 263 villette unifamiliari.
Le tipologie edilizie e i concetti urbanistici adottati per il programma residenziale dell’Eni dipendevano più dalla cultura personale dell’architetto incaricato che da modelli imposti a priori dall’ente stesso. Enrico Mattei sceglieva personalmente gli architetti o i designer a cui affidare un nuovo progetto edilizio che doveva aderire ai suoi concetti manageriali. Riferendosi alla sua holding, Mattei usava in più casi l’appellativo di “grande famiglia”. Questa espressione, che potrebbe erroneamente avere un’aria paternalistica, è in realtà il pensiero centrale del sistema di comunicazione interno all’ente statale. La coesione della grande famiglia dell’Eni era, da un lato, determinato da un ambiente esterno problematico, ovvero da una stampa e da una forte pressione politica, sia nazionale che estera, in gran parte avversa a Mattei e alla sua impresa, dall’altro era contraddistinta da uno spirito comune e da un notevole impulso creativo riconducibile alla forte personalità di Mattei.
Ogni insediamento Eni seguiva un’impostazione stilistica diversa, anche se tutti i villaggi erano accomunati dai parametri sopra descritti. Il caso Metanopoli si distingue dagli altri insediamenti per il fatto che l’impostazione urbanistica da un lato e la maggior parte delle architetture dall’altro, erano state elaborate da architetti diversi, i quali lavoravano senza seguire criteri omogenei per l’aspetto stilistico.
Architettura ed urbanistica dell’ENI di Mattei. Questa tesi di laurea, presentata dalla Dott.ssa Dorothea Deschermeier, illustra l’architettura e gli insediamenti nati per volontà di Enrico Mattei e costruiti per l’ente statale che lui presiedeva, un vasto patrimonio ancora tutto da scoprire, ricordando quanto interesse e quante emozioni suscitasse la figura di Mattei negli italiani.
Mattei Gellner l’dea di un villaggio sociale a Borca di Cadore Il film di un giovane regista ricostruisce la filosofia che fece nascere “Corte di Cadore”
Architettura viva: la Chiesa di Borca di Cadore Dalla trasmissione Architettura Viva, curata dall’arch. Flavio Bona di Forum per l’architettura della Provincia di Belluno, visita alla Chiesa del Villaggio Agip di Borca di Cadore (BL) interventi dell’arch. Michele Merlo di Cortina d’Ampezzo, BL Architettura viva: la Chiesa di Borca di Cadore parte seconda Architettura viva: la Chiesa di Borca di Cadore parte terza
Mattei e l’architettura. Di G. Accorinti Sull’argomento è interessante leggere l’articolo di Giuseppe Accorinti come Relatore al convegno di studi, e relativa mostra, tenuto a Venezia il 18 Marzo 2014 presso lo IUAV (Scuola di Rettorato – Archivio Progetti), sul tema: architettura arte città ” dai motel alle nuove città”, Progetti, esiti, utopie della cultura aziendale eni: da Mattei ai concorsi del ’68”.
Edoardo Gellner ed Enrico Mattei Edoardo Gellner nasce ad Abbazia (Fiume, ora Rijeka) 1l 20 gennaio 1909. Dopo aver operato negli anni ’30 tra Fiume e Trieste come disegnatore di interni, si trasferisce a Venezia dove si laurea in Architettura nel 1945, per poi stabilirsi a Cortina d’Ampezzo. Negli anni ’50 diviene famoso a livello internazionale per i suoi progetti legati alle olimpiadi invernali del 1956, ma soprattutto per il Villaggio Residenziale di Corte di Cadore, realizzato per Enrico Mattei. Allora Presidente dell’Eni, che gli affida anche il progetto di una intera città aziendale da realizzare a Gela.
Rai Il caso Gellner Philippe Daverio nella trasmissione della RAI Passe-partout ricorda la collaborazione tra Enrico Mattei e Gellner nella costruzione del villaggio di Corte di Cadore. Nel video sono incorporate testimonianze di Giorgio Bocca e di Giulio Andreotti che ricordano i trascorsi di Mattei come partigiano e la sua abilità manageriale per la promozione dell’attività energetica italiana e per il suo contributo alla realizzazione del Miracolo Economico negli anni ’50.
Il prossimo è un video he incorporariprese originali del villaggio Eni di Corte di Cadore degli anni ’50 ed interviste a vari personaggi che hanno collaborato con Enrico Mattei.
Documentario con foto chiesa Villaggio ENI di Borca di Cadore Il lungometraggio sul Villaggio ENI di Corte di Cadore, realizzato dal regista Davide Maffei, presenta spezzoni di video storici e riprese girate di recente nel villaggio, con interviste e testimonianze sulla vita a Borca. Il lungometraggio, della durata di 70 minuti, è dedicato alla memoria dell’arch. Edoardo Gellner e alla sua opera omnia, il Villaggio di Corte di Cadore ,voluto da Enrico Mattei e realizzato tra il 1954 e il 1963.
Villaggio eni di Corte di Cadore a SDM La prestigiosa rivista inglese MONOCLE ha pubblicato un ampio articolo a doppia pagina sul Villaggio ENI corredato di numerose fotografie, E’ possibile scaricare una copia dell’articolo in formato PDF dal link MONOCLE Villaggio Eni.pdf Per maggiori informazioni sul lungometraggio andare sul sito http://www.villaggioeni.com/#!trailer/c50u mentre per vedere un trailer sul lungometraggio collegarsi a Trailer sul Villaggio eni di Borca di Cadore Una versione tradotta dall’inglese all’italiano dell’articolo della rivista Monocle è visibile dal link Articolo sul villaggio eni di Borca di Cadore tradotto