associazione pionieri e veterani eni

Inaugurazione del Museo del petrolio e del gas a Piacenza – 01.10.2014

Museo oil and gas Piacenza

Su iniziativa del Comitato promotore e dell’Associazione Pionieri e Veterani eni, Mercoledì 1° Ottobre 2014 alle ore 12.30 sarà inaugurato a Piacenza, presso l’Urban Center, Padiglione Negrotti, stradone   Farnese 126, Piacenza, il Museo del Gas e del petrolio (Piacenza oil & gas Museum). All’inaugurazione interverranno il Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, l’AD dell’ENI  Claudio Descalzi e l’AD dell’EDISON Bruno Lescoeur. 

L’iniziativa di creare un museo del petrolio e del gas a Piacenza, un’area in cui si estraevano idrocarburi già a metà del 19° secolo, si deve attribuire ad un Comitato promotore, composto, in ordine alfabetico, dall’Associazione Pionieri e Veterani Eni (Apve), Giuseppe Donato, Giuseppe Milani, Renato Passerini, Germano Ratti, con la collaborazione di Mariano Andreoni e Emilio Marani.L’obiettivo è quello di realizzare un  percorso museale, il Piacenza Oil e Gas Museum  (Pogam), dedicato alla conoscenza delle radici della storia alla base dell’affermazione mondiale dell’eni e delle industrie italiane del settore, con un’ampia sezione dedicata all’epopea petrolifera piacentina. L’allestimento, curato dagli architetti Albert Ambri e Luca Rizzi, è stato reso possibile dalla sponsorizzazione di Drillmec, Banca Centropadana, Edison, Gas Plus e Ramcube.     All’inaugurazione interverranno anche il Pro rettore del Politecnico ing. Dario Zaninelli e numerose altre autorità.

Visita a Piacenza per inaugurazione Museo Petrolio 
Per garantire un’adeguata partecipazione dei Soci Apve all’inaugurazione del museo, la Sezione Apve di SDM, in collaborazione con l’Apve, organizzerà un pullman in partenza dal piazzale Santa Barbara di SDM. La partecipazione è aperta a tutti i Soci con un contributo limitato alla copertura delle spese per il pranzo, che si svolgerà in un ristorante del centro di Piacenza.

Notiziario inaugurazione POGaM Apve   
Su iniziativa dell’Apve, sede di SDM, è stato realizzato un breve notiziario sull’inaugurazione e sulla partecipazione dei Soci Apve e di alcuni membri del Consiglio Direttivo alla visita alla mostra GEOFLUID, alla successiva inaugurazione del Museo ed al pranzo conviviale che ha riunito Soci delle Sezionidi SDM e Crema.

Breve storia del petrolio piacentino.

Girare un bricchetto, accostare un fiammifero o un accendino elettronico per veder scaturire una regolare fiammella azzurrina, sono gesti divenuti tanto abituali da non stimolare interrogativi o suscitare meraviglia. Eppure, dietro a quel gorgogliare di caffè o bollir di pentole c’è la storia antica e recente, magica e scientifica di quello che, noto come “Olio di sasso”, diverrà il nostro Petrolio. Un importante contributo lo diede anche la terra piacentina (Veleiate) nel periodo Romano. Fra il XV e il XVIII secolo furono poi numerosi specialmente nell’area dell’ Appennino tosco emiliano gli affioramenti spontanei, la raccolta e gli usi del petrolio. Il naturalista Paolo Boccone nel 1684 attestava “ i contadini cuociono al calore di questi fuochi i loro castagnacci e parimenti vi cuociono le carni nelle pentole”. Dovrà passare però un altro secolo prima che Alessandro Volta individui con maggior precisione l’origine del gas naturale e con essa il modo di controllarlo: era il 3 novembre 1776. Nel 1805 dal capitano Antonio Boccia incaricato dall’amministrazione francese di visitare i monti dei ducati di Parma e Piacenza onde capire i modi di vita dei Valligiani, giunto nei pressi di Veleia osservò: “.. scendendo nel Chero tre quarti di miglio lungi dalla chiesa verso il nord veggonsi una superficie che arde finché non si spegne, e spenta che sia non si riaccende, se non vi si applichi di nuovo la fiamma …”. Gli albori dell’indirizzo “industriale” del petrolio si possono però collocare nel 1600 a Montechiaro (Rivergaro) con Lodovico Marazzani e due secoli dopo a Montechino, Veleia e Gropparello. Il memorialista G. Galatti, nei primi anni del ‘900 affermava: “Oggi l’industria del petrolio è limitata, si può dire, al Piacentino, giacché non è il caso di tenere conto di alcuni tentativi di ricerca fatti in altre regioni e riuscite pressoché infruttuose perché i tentativi furono condotti empiricamente, senza la necessaria dottrina e senza conoscenza di quei processi e l’uso di quei mezzi di cui la scienza moderna dispone per simili industrie” . Ci furono anche il “Texas” di Podenzano  con Luigi Scotti, poi i cantieri di Podenzano che tenne a battesimo la nascita dell’Agip, e dove furono perforati importanti cantieri per scavare pozzi sempre più profondi: 90, 120, 300,450, 800, 1200, 1400 metri, sino a giungere al “miracolo” di  Cortemaggiore, grazie a storie di fatiche e di ingegno dei “Pionieri” che hanno segnato le basi della affermazione mondiale dell’eni.

Articoli di Giornale e video sull’avvenimento.

Intervista a Titone e Cavanna dopo firma convenzione    

L’Urban Center di Piacenza

Nelle interviste viene ricordato il ruolo dell’Agip nello sviluppo del petrolio piacentino e la professionalità dei tecnici provenienti da questa provincia.Il vecchio Macello di Piacenza restituito alla città. Da oggi Piacenza ha il suo luogo del pensiero, creativo, visionario. Un luogo antico diventato giovane e emozionante, il nostro crocevia per il futuro.

Libertà.it

La vocazione energetica e petrolifera di Piacenza rivivrà in un suggestivo museo che sarà allestito all’Urban Center su iniziativa dell’associazione Pionieri e veterani Eni. Oggi in Comune è stata firmata la convenzione per la destinazione di spazi espositivi, in particolare nella sala collina del museo di Storia naturale e nel padiglione Negrotti dell’ex macello, al materiale raccolto. “Ci saranno fotografie e immagini, ma anche oggetti di cantiere e pezzi di storia di quella che fu una delle eccellenze che l’Italia esportava in tutto il mondo”, ha detto Enzo Titone, presidente nazionale dell’associazione. Tra i presenti anche l’ingegnere piacentino Pietro Cavanna, già vicedirettore generale divisione E&P dell’Eni, ora in Edison, attuale presidente di Assomineraria Idrocarburi: “In ogni parte del mondo, che fossimo nel deserto africano o su una piattaforma oceanica, appena sorgeva un problema c’era qualcuno che in dialetto piacentino ci rassicurava e lo risolveva”.

Dal giornale “Il Piacenza”

Piacenza primogenita anche nella ricerca e impiego degli idrocarburi 

Presentato il percorso museale concepito dopo ricognizione di reperti tecnici (in provincia e presso Eni di Milano e Roma), studi progettuali di architetti, illustrazione e collaborazione di assessori e funzionari comunali, in fase di allestimento in città negli spazi del Museo di Storia Naturale e nel padiglione Negrotti dell’Urban Center“. Il museo creerà una memoria stabile della primogenitura della nostra provincia nella ricerca e impiego degli idrocarburi, già operativa ai tempi di Veleia Romana e progredita con i conti Morando nel 1600 a Montechiaro, Lodovico Marazzani a Montechino, Veleia e Gropparello, passando per il “Texas a Podenzano” di Luigi Scotti, fondatore della SPI, per arrivare alle ditte MASSARENTI E BALLERINI e confluite nella ditta DRILLMEC. L’1 settembre è stata firmata la convenzione con il Comune di Piacenza e presentate, con un video tridimensionale dell’architetto Albert Ambri, le linee operative alla stampa alla presenza del sindaco Paolo Dosi, del vice Francesco Timpano, degli assessori Silvio Bisotti e Tiziana Albasi e della direttrice dei musei piacentini Antonella Gigli. Con loro Enzo Titone presidente dell’Associazione Pionieri Veterani Eni con il coordinatore Luigi Di Natale e l’ing. Pietro Cavanna, già vicedirettore generale Eni, oggi in Edison e presidente Assomineraria, e i promotori-realizzatori dell’iniziativa  Germano Ratti, Renato Passerini, Giuseppe Donato e Claudio Cicognani, presidente DRILLMEC. Si tratta di un percorso museale concepito dopo ricognizione di reperti tecnici (in provincia e presso Eni di Milano e Roma), studi progettuali di architetti, illustrazione e collaborazione di assessori e funzionari comunali, in fase di allestimento in città negli spazi del Museo di Storia Naturale e nel padiglione Negrotti dell’Urban Center, con il coinvolgimento del Politecnico di Milano e dell’Ente Fiera di Piacenza. L’inaugurazione sarà contestuale alle giornata di apertura della Mostra Internazione GEOFLUID dei primi giorni di ottobre. Le radici dell’iniziativa affondano all’anno 1998 nella città d’arte Grazzano Visconti quando sul tema dell’epopea petrolifera piacentina era stato organizzato un convegno di vasta eco con l’intervento dell’on. Pierluigi Bersani, allora ministro dell’Industria. Era seguito nel novembre 2010 – sempre sul tema dell’epopea petrolifera piacentina un secondo Convegno in città a Palazzo Galli-Banca di Piacenza con la partecipazione di massimi esponenti del settore idrocarburi. Nell’occasione fu presentato anche il volume “Dall’olio di sasso al Cane a sei zampe della Supercortemaggiore”, autori Renato Passerini, Germano Ratti, Oreste Grana, la cui disponibilità è esaurita ed è in cantiere una ristampa aggiornata anche con gli viluppi del progetto ora in itinere.  Il progetto esecutivo è ora condiviso da manager e tecnici di provata esperienza/competenza provenienti da società del mondo Oil & Gas (nel gruppo Eni ci sono funzionari piacentini di altissimo livello) e società a esse collegate. Fanno squadra con noi persone di elevata caratura professionale tra le quali l’ing. Pietro Cavanna Edison, l’ing. Enzo Titone Presidente APVE, l’ing. Claudio Cicognani Presidente Drillmec, l’ing. Renzo Capra ex Presidente ASM di Brescia,  il prof. Ing. Dario Zaninelli Prorettore Delegato per il Polo Territoriale di Piacenza del Politecnico di Milano, la dott.ssa Lucia Nardi responsabile della Direzione Relazioni Istituzionali Eni, il dott. Pier Luigi Gardella ex Direttore Generale Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, il Comitato provinciale Maestri del Lavoro e per le attività di convention su tematiche specifiche, l’oncologo Prof. Luigi Cavanna.’ Obiettivo comune è l’allestimento di una realtà museale “vivente”; vivente perché la struttura sarà sede organizzativa di periodiche azioni formative rivolte a diplomandi e laureandi a indirizzo tecnico-scientifico. Tutor saranno le aziende che operano nell’ambito Oil & Gas, consentendo agli studenti di arricchire le specifiche formazioni. Gli studenti avranno così l’opportunità di conoscere oltre alla parte tecnica, anche la passione, il coraggio, la disponibilità lavorativa nazionale e internazionale. Il progetto prevede anche un sito Web, la pubblicazione di atti, di un catalogo in lingua inglese dei prodotti delle  aziende del settore petrolifero. “

La convenzione tra il Comune di Piacenza e l’Apve

Tra il Comune di Piacenza, rappresentato dalla Dirigente Antonella Gigli domiciliata per la carica presso Musei Civici di Palazzo Farnese – Piazza Cittadella, 29 – 29121 Piacenza, e l’Associazione Pionieri e Veterani Eni (APVE) rappresentata dal Presidente Enzo Titone domiciliato per la carica presso la sede Via Unica Bolgiano, 18 – 20097 San Donato

PREMESSO CHE

Il Museo civico di Storia Naturale per il conseguimento dei propri fini istituzionali presso l’Urban Center, oltre ad avere in uso la Fabbrica del Ghiaccio, ha recentemente ottenuto la disponibilità del piano terra del Padiglione Negrotti resosi libero dalle funzioni di Ufficio che continuano ad esercitarsi al piano superiore;

l’Associazione Pionieri e Veterani Eni APVE con lettera del 29 luglio 2014 Prot. Gen

  1. 52722 del 30.07.2014 allegata, ha proposto al Comune di Piacenza:
  2. a)    di ospitare presso la Sala dedicata alla Collina del Museo Civico di Storia Naturale una vetrina contenente reperti petrografici e campioni di petrolio riguardanti i giacimenti di idrocarburi del territorio piacentino con l’annessa pannellistica;
  3. b)   di poter allestire uno spazio espositivo, attiguo alla sede del Museo Civico di Storia Naturale, dedicato alla conoscenza della ricerca petrolifera a partire dai pionieri piacentini che operarono in questo campo;
  4. c)  di lasciare i materiali di cui alla lettera del 29 luglio 2014 in comodato d’uso al Comune di Piacenza dichiarando che la loro natura non è affatto pericolosa;

a tale fine la Direzione dei Musei Civici del Comune di Piacenza, sentito il Servizio Attività Produttive — Ufficio Patrimonio Immobiliare ha ritenuto idoneo il piano terra del padiglione Negrotti dell’ Urban Center, come rappresentato con la campitura a righe nell’allegata planimetria;

Ciò premesso le parti convengono quanto segue:

Art. 1, le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente accordo;

Art. 2 II Comune di Piacenza attraverso il Museo Civico di Storia Naturale nell’ottica dell’ampliamento delle proprie attività espositive concede gratuitamente alla Associazione Pionieri Veterani Eni APVE :

una limitata parte della Sala della Collina nel Museo Civico di Storia Naturale per l’allestimento di una vetrina riguardante i giacimenti di idrocarburi del territorio piacentino con l’annessa pannellistica; parte del piano terreno del Padiglione Negrotti per realizzare la sezione dedicata alla ricerca petrolifera, come da campitura a righe nella planimetria allegato B;

Art. 3. L’Associazione Pionieri e Veterani Eni APVE si impegna a:

eseguire l’allestimento di entrambi gli spazi secondo il progetto espositivo presentato alla Direzione dei Musei Civici e da questa valutato favorevolmente; provvedere a proprie spese ad allestire una vetrina con annessa pannellistica dedicata ai giacimenti di idrocarburi del territorio piacentino nella sede del Museo Civico di Storia Naturale – Sala della Collina; provvedere a proprie spese agli eventuali adeguamenti dello spazio espositivo del Padiglione Negrotti, previa gestione delle pratiche burocratiche da parte del Comune di Piacenza; fornire la pannellistica espositiva, i punti luce, le attrezzature e i materiali relativi al percorso espositivo; dare in comodato gratuito al Comune di Piacenza i materiali che verranno trattati secondo quanto disposto dalla delibera di Giunta Comunale n.ro 116 del 27.52009, il cui contenuto è conosciuto Ball ‘Associazione Pionieri e Veterani Eni APVE; promuovere iniziative-percorsi di studio e quant’altro allo scopo di far conoscere alla collettività i nuovi spazi espositivi; contribuire e collaborare a garantire la custodia e l’apertura al pubblico della sezione del Padiglione Negrotti in base ad un orario concordato con la direzione dei Musei Civici del Comune di Piacenza e con le modalità dalla stessa definite;

resta inteso che:

il progetto espositivo sarà a carico dell’Associazione Pionieri e Veterani Eni APVE e andrà concordato in ogni sua fase con la direzione dei Musei Civici del Comune di Piacenza; gli spazi in oggetto rimangono nella piena disponibilità del Museo Civico di Storia Naturale per le attività di esercizio e manutenzione e tutte le connesse utenze rimangono a carico del Comune di Piacenza; la convenzione in argomento ha durata di 5 anni, e si intende rinnovabile nei termini della citata delibera di Giunta n. 116/2009 ed alla scadenza gli spazi dovranno essere ripristinati come inizialmente concessi consegnandoli completamente liberi da persone e cose e senza pretesa di rimborso alcuno;

-qualora l’Associazione Pionieri e Veterani Eni APVE volesse rescindere dalla presente convenzione anticipatamente dalla concordata scadenza di 5 anni dovrà darne comunicazione 6 mesi prima per la reimmissione in possesso degli spazi a favore della Direzione dei Musei Civici del Comune di Piacenza — Museo di Storia Naturale (con l’intervento del Servizio Attività Produttive — Ufficio Patrimonio Immobiliare per la redazione di verbale di riconsegna).