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La costruzione della raffineria Anic di Gela. Di Rosario Costa

Raffineria di Gela per articoloPhotostrip La costruzione della raffineria di Gela      Video perforazione pozzi Gela Mare nel 1959   

 Gela ieri e oggi – Petrolchimico  ANIC 1964 – parte prima  

Il Socio Rosario Costa della Sezione Apve di Gela ha montato un interessante videoclip realizzato utilizzando una serie di foto scattate nelle  diverse fasi di montaggio dell'impianto della raffineria o Petrolchimico di Gela. Enrico Mattei progettava di creare un grande polo industriale fra Gela, Augusta e Siracusa allo scopo di sfruttare il petrolio greggio che era stato trovato nel ragusano e che non era molto adatto alla trasformazione in prodotti leggeri a causa della sua elevata viscosità, nonché il gas naturale che era stato trovato nel territorio di Gagliano Castelferrato. Vennero così costruiti grandi impianti di raffinazione nel polo petrolchimico siracusano ed un grande impianto petrolchimico lungo la costa di Gela. Così, il polo siracusano produceva benzina, gasolio e olio combustibile, mentre il polo gelese produceva concimi chimici e polimeri per la produzione delle materie plastiche. Il Petrolchimico è un complesso diviso in quattro isole, che si affacciano sul mare, sul fiume o sono divise tra di loro da terreni agricoli. È uno degli impianti più grandi e importanti presenti in Europa. I primi impianti produttivi entrarono in funzione nel 1962, con una capacità di lavorazione di 3 milioni di t/anno di grezzo (attualmente la capacità di lavorazione ammonta a circa 5 milioni di t/anno di grezzo). Rosario ha inviato anche il videoclip sul documentario girato da RAI 3 durante la perforazione dei pozzi di Gela Mare nel 1959, convertito in MP4 e ripubblicato su YouTube senza alcuna modifica, a parte il formato e la minor risoluzione. Recentemente è stato aggiunto anche il film girato per l'eni da Giuseppe Ferrara nel 1964 sulla costruzione del Petrolchimico, commentato dal grande scrittore leonardo Sciascia, che presenta anche scorci delle tradizioni e della cultura gelese. Il film è diviso in due parti della durata di circa 15 minuti l'una.