Inizio dell’attività esplorativa Agip in Libia 1960 – 1961
Inizio dell’attività esplorativa Agip in Libia 1960 – 1961
Per cortesia delle dr.sse Lucia Nardi e Anna Landolfi dell’Archivio Storico eni, siamo in grado di pubblicare due trailer finora visibili solamente sul portale eni riservato ai dipendenti. Il video illustra le primissime fasi dell’esplorazione Agip in Libia agli inizi degli anni ’60 quando, attraverso la consociata CORI. ottenne l’assegnazione da parte dell’allora Regno Libico della Concessione 82, in pieno deserto cirenaico a 500 Km a Sud di Bengasi. Nel traler si vedono anche alcuni scorci dei siti archeologici di Cirene e Sabrata. Per vedere il trailer a schermo pieno, dopo averlo fatto partire cliccando sulla freccia al centro, posizionarsi nell’angolo in basso a destra della schermata e cliccare con il tasto sinistro. Per ritornare alle dimensioni normali, usare il tasto Esc in alto a sinistra della tastiera.
L’attività esplorativa Agip in Libia incominciò in Cirenaica nella Concessione 82, assegnata alla CORI, Società formata per poter operare in Libia e controllata al 100% dall’Agip, il 16 novembre 1959.
L’area si trovava a oltre 500 Km dalla costa a Sud di Bengasi, aveva un’estensione di circa 25.000 Kmq, paragonabile a quella della Sicilia, ed era ubicata in pieno Sahara tra le oasi di Gialo e Giarabub. Si trattava di un’area inesplorata, che era stata trascurata dalle Compagnie petrolifere anglo-americane per motivi logistici, oltre che geologici. La concessione si trovava quasi completamente in area desertica del tipo “erg”, con catene di dune molto alte, allineate Nord-Sud e separate da canaloni larghi diverse centinaia di metri, con fondo sabbioso e frequenti cordoli di dune basse, allineate Est-Ovest. Le zone di affioramento , del tipo “serir”, erano rarissime e limitate alla parte Nord della Concessione. Dall’analisi geologica e geofisica preliminare, i potenziali reservoir risultavano molto profondi e meno promettenti di quelli ad Est della Concessione, in cui erano state fatte numerose scoperte.. La Cori aveva gli uffici a Bengasi, con Pepe General Manager, Sommaruga Exploration Manager, Crico e De Martin Responsabili perforazione, Fenati capo della missione geofisica da giugno 1960, con Benedetti capo geologo e Ravanello capo dei Servizi Generali. L’attività esplorativa iniziò nel gennaio 1960 con una squadra geologica Agip composta da Sommaruga, Fenati e Benedetti che eseguì una prima ricognizione dell’area per pianificare le future attività. Dal febbraio 1960 un gruppo gravimetrico della Lerici eseguì il rilievo gravimetrico, completo di rete topografica di appoggio, di tutta l’area della Concessione, seguito nell’aprile 1960 da una squadra contrattista sismica SSC (Seismograph Service Corporation), con Guidi come supervisore CORI. Nell’agosto del 1960 iniziò ad operare la squadra sismica Agip C3, con Capogruppo Guidi, seguita nel febbraio 1961 da un gruppo sismico della Lerici, che oltre al rilievo a riflessione, registrò alcune linee a rifrazione indispensabili per poter interpretare correttamente la sismica a riflessione. Per i collegamenti tra i Campi di perforazione e sismici in deserto con la Sede di Bengasi, si utilizzava la SABENA, che aveva a Bengasi un parco di una dozzina di aerei e serviva tutte le Compagnie Petrolifere in Libia, utilizzando i Dakota DC3, considerati tra i più robusti e sicuri aerei dell’epoca e che più si addicevano al trasporto misto di persone e materiali. Per gli atterraggi sulle piste sabbiose nel deserto, i Dakota erano stati dotati di pneumatici a palloncino molto più larghi di quelli normali. L’attività di perforazione iniziò il 25 maggio 1961 con il pozzo A1/82utilizzando impianti e personale Agip. Interessante notare che il primo pozzo iniziò, essendo prossima la data di scadenza comtrattuale, con l’impianto ancora in fase dimontaggio utilizzando come pompa del famgo quella di una perforatrice per sismica fornita dal Gruppo sismico C3, ed il secondo pozzo, denominato B1/82, perforato dallo stesso impianto, portò ad un primo ritrovamento di petrolio, che tuttavia in seguito si rivelò non sfruttabile. La prima scoperta economicamente valida avvenne solo in seguito nel 1966 con il pozzo R1/82 (Rimal), che molti anni più tardi venne sviluppata collegandola all’oleodotto costruito dall’Agip dopo la scoperta nel 1967 del “giant” di Buattifel nella concessione 100, abbandonata dalla BP, posto immediatamente a Sud della concessione 82. L’esperienza accumulata nell’esplorazione dei temi profondi della Concessione 82, permise all’Agip di avere successo dove la BP aveva abbandonato ogni speranza. Il trailer inizia parlando del Regno libico di Idris I, , nome completo Sidi Muhammad Idris al-Mahdi al-Senussi, che fu il primo re di Libia. Regnò dal 1951 al 1969; gli succedette il nipote Sayyid Hasan I di Libia, che regnò per un giorno, quando fu detronizzato dal colpo di stato di Muammar Gheddafi (allora capitano). Si intravedono alcuni scorci dei resti delle città romane di Cirene e Sabrata, ricchissime di mosaici e statue di grande valore archeologico, che dimostrano l’importanza che aveva la Libia all’epoca dell’Impero romano, tanto che uno degli ultimi imperatori romani, Settimio Severo, era nato proprio in Libia, a Leptis Magna, fondata nel 6° secolo A. C. dai Fenici, che durante il periodo del suo regno venne arricchita con la costruzione di teatri e templi di grande imponenza. Il trailer prosegue mostrando l’arrivo di un DC3 ad un campo di perforazione, in cui operava un Ideco super 7/11 dell’Agip (qualcuno degli ex Perforazione Agip anni ‘60 può individuare pozzo e capo sonda?), seguito da alcuni scorci sull’attività del Gruppo sismico SSC, operante con massa battente, e registratore analogico SIE 24 canali con sommatore analogico montato su Power Vagon. Si ritorna poi al campo di perforazione mostrando l’attività di un geologo del sottosuolo (qualcuno ex Sottosuolo Agip anni ’60 può riconoscerlo?) che esamina i detriti di perforazione, comparandoli poi con i log di pozzo per determinare la successione e le caratteristiche geologiche degli strati di roccia attraversati. La parte finale del trailer mostra momento di riposo nei campi sismici e di perforazione.