L’Agip dalla sua fondazione alla guerra mondiale (1926 – 1945)
L'Agip dalla fondazione alla guerra mondiale.(1926-1945) Il petrolio era conosciuto ed utilizzato semi-industrialmente in Italia già nel Medio Evo, ma unicamente a fini terapeutici e per l’illuminazione con torce o, dal 19° secolo, con lampade a petrolio. L’Italia fu la terza nel mondo, dopo Romania e Stati Uniti, ad iniziare nel 1860 la ricerca sotterranea del petrolio, scavando discenderie o pozzi relativamente poco profondi in prossimità di manifestazioni superficiali conosciute da secoli. Per valorizzare le miniere italiane ed assicurarsi all'estero il fabbisogno nazionale, fu istituita con il rdl del 3 aprile 1926, n. 556. l'Azienda Generale Italiana Petroli (AGIP), di cui lo Stato era azionista direttamente al 60%, e indirettamente attraverso la Cassa Nazionale delle Assicurazioni sociali (in seguito INPS) e l’INA, entrambe al 20%, con un capitale sociale di 100 milioni. L’AGIP aveva per oggetto la ricerca, l'acquisto e la coltivazione di giacimenti petroliferi, il trattamento industriale, l'assunzione di partecipazioni in società similari, il trasporto e il commercio di prodotti petroliferi. Doveva (art. 3) eseguire per incarico dello Stato ricerche petrolifere in Italia e nelle colonie, in base a programmi quinquennali da approvarsi di concerto tra i Ministri dell'Economia nazionale e delle Finanze, che avrebbero stanziato i fondi necessari.