Racconto della tragedia del Paguro. Di A. Miserocchi
Racconto della tragedia del Paguro. Di A. Miserocchi Antonio Miserocchi ricorda l’incidente avvenuto il 28 settembre 1965, sul jack-up Paguro, posizionato a circa 14 miglia da Marina di Ravenna su un fondale di circa 25 metri, mentre perforava il pozzo Porto Corsini Mare Est 7: obiettivo quello di raggiungere la profondità di 2900 metri dove era stato individuato un giacimento di metano. Raggiunta la profondità prestabilita, venne rilevata una pressione molto più alta del previsto: oltre 600 atmosfere. La testa pozzo venne chiusa ma l’elevata pressione mise fuori uso i sistemi di sicurezza provocando una eruzione incontrollata. Prima una grande massa di acqua e gas, alta più di 30 metri, che scavò un cratere alla base dell’impianto privando i tralicci di sostegno dei punti di appoggio, poi l’incendio del gas con le fiamme che fusero il metallo delle sovrastrutture. Il Paguro si coricò su un fianco ed affondò.