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Cento anni di petrolio in Italia attraverso i manifesti – 2014

Il volume, pubblicato a cura dell’Agip Petroli in occasione del 70° anniversario della fondazione dell’Agip, è stato suddiviso, per ragioni pratiche, in due file che coprono rispettivamente il periodo compreso tra il 1890 e il 1959, e quello tra il 1960 e il 1990. Se dovessimo scegliere il modo più immediato per comunicare alle nuove generazioni il significato di questi ultimi cento anni, potremmo scegliere tranquillamente il manifesto, e quindi le pagine di questo volume. Ecco, come in un film al rallentatore, le sequenze più incisive della nostra «cronaca civile»: la prima rivoluzione industriale italiana, sostenuta dal cosiddetto carbone bianco, è interpretata attraverso la febbrile espansione dell’industria automobilistica e l’affermarsi dello stile «Liberty» che ha dominato agli inizi del secolo e che si sposa benissimo con le immagini della Isotta Fraschini, della Bugatti e dei tanti modelli che ancora risentivano della linea di carrozze e !andò. La «belle epoque», con i suoi cavalli trainanti carrozze ormai superate e con i ben più veloci cavalli a motore, lascia il posto ai grandi transatlantici e all’industria aeronautica, affermatisi grazie alla disponibilità di petrolio: corrispondentemente il linguaggio dei manifesti si fa più secco e incisivo. L’Italia, senza risorse minerarie adeguate, si trova in difficoltà e solo agli inizi degli anni ’20 il governo intraprende un’azione efficace in questo settore, che sfocia in una politica petrolifera nazionale e nella nascita dell’AGIP. Contemporaneamente si affermano le grandi compagnie petrolifere internazionali, che si presentano con aggressivi «cartelloni moderni», di fronte ad una «comunicazione» italiana che riflette «l’illusione autarchica». 

Cento anni di petrolio in Italia attraverso i manifesti. Parte prima

Cento anni di petrolio in Italia attraverso i manifesti. Parte seconda