Saipem: le norme di sicurezza per le attività di perforazione
La Sicurezza Prima di Tutto: Uno Sguardo alle Norme SAIPEM per la Perforazione Onshore e Offshore (1972-1987)
Nell'industria della perforazione, onshore e offshore, la sicurezza rappresenta un pilastro irrinunciabile. SAIPEM, protagonista storico nel settore dei servizi energetici e delle infrastrutture, ha sempre dedicato massima attenzione alla creazione e all'implementazione di normative di sicurezza stringenti. Questo articolo offre una panoramica su tre documenti fondamentali che delineano l'approccio di SAIPEM alla sicurezza tra il 1972 e il 1987, coprendo sia le operazioni a terra che quelle in mare.Le Norme SAIPEM del 1972: Fondamenta per la Sicurezza Onshore e Offshore
Nel 1972, SAIPEM pubblicò due distinti manuali di sicurezza, uno dedicato alle attività di perforazione a terra e uno per le operazioni offshore, entrambi editi dall'Ufficio Sicurezza del Lavoro della SAIPEM S.p.A.Sicurezza nelle Perforazioni a Terra (settembre 1972)
Il documento stabiliva un quadro completo per la gestione della sicurezza nei cantieri di perforazione terrestre. I punti chiave includevano:- Riferimenti Legislativi: Il manuale iniziava richiamando le leggi e i decreti presidenziali vigenti in materia di polizia mineraria e sicurezza sul lavoro, sottolineando gli obblighi per datori di lavoro, dirigenti e lavoratori.
- Organizzazione del Cantiere: Venivano fornite indicazioni dettagliate sulle caratteristiche delle strade di accesso, l'ampiezza e la manutenzione del piazzale, la gestione dei vasconi per i rifiuti, la struttura della cantina, i depositi di carburanti e lubrificanti (con relative normative) e le baracche per il personale (spogliatoi, servizi igienici, officina, magazzino). Specifiche norme erano dedicate agli impianti di perforazione stessi, comprese scale, parapetti, torre o antenna, e piano sonda.
- Apparecchiature e Attrezzature: Si descrivevano gli equipaggiamenti di sicurezza essenziali, come i Blow Out Preventers, e l'uso corretto dell'utensileria leggera.
- Mezzi Protettivi e Operazioni Speciali: Il documento trattava i mezzi di protezione individuale e collettiva, inclusi i sistemi antincendio, e le procedure di sicurezza per operazioni particolari come cementazioni, prove di strato e messa in produzione. Erano incluse anche norme per le procedure di sollevamento e indicazioni per il primo soccorso.
Sicurezza nelle Operazioni Offshore (gennaio 1972)

- Istruzione Preventiva e Accesso: Si sottolineava l'importanza dell'istruzione del personale prima di salire a bordo di natanti, elicotteri o piattaforme, e si specificavano le restrizioni di accesso per il pubblico e il personale non autorizzato.
- Comportamento e Trasbordi: Venivano definite le norme di comportamento a bordo di natanti ed elicotteri, con istruzioni precise per le operazioni di trasbordo del personale tramite gabbia (personnel basket), includendo l'uso di giubbotti salvagente e cinture di sicurezza. Erano normate anche le procedure per il trasbordo diretto da natante a natante (solo in emergenza), da natante a molo o piattaforma fissa.
- Mezzi Protettivi e di Salvataggio: Il documento elencava i mezzi protettivi e di salvataggio individuali (elmetti, guanti, scarpe, maschere antigas, giubbotti salvagente) e collettivi (lance e zattere di salvataggio autogonfiabili, discensori, reti di sfuggita, autorespiratori). Venivano fornite indicazioni dettagliate sulla dotazione, lo stoccaggio e la manutenzione di tali mezzi, incluse le bombole di scorta per gli autorespiratori.
- Procedure di Emergenza e Dotazioni di Bordo: Si specificavano le procedure in caso di emergenza, come l'abbandono della piattaforma, e le dotazioni obbligatorie per le lance e le zattere di salvataggio, in linea con le convenzioni internazionali.
Evoluzione delle Norme: la sicurezza nella perforazione nel 1987
Il documento, ristampato nel giugno 1987, pur mantenendo continuità con i principi precedenti, introduceva alcuni aggiornamenti e focus specifici, applicabili in generale alle operazioni di perforazione:- Aggiornamenti Legislativi e Idoneità del Personale: Si ribadiva l'importanza del quadro legislativo, citando il D.P.R. N. 128 del 9-4-1959 e altre normative pertinenti. Una novità rilevante era l'obbligo di visite mediche semestrali per il personale di sonda qualificato per accertarne l'idoneità psicofisica.
- Sicurezza del Piano Sonda e del Piazzale: Venivano enfatizzate norme specifiche per il piano sonda, come la presenza della tabella di portata massima della torre ben visibile al perforatore e il collegamento a terra della torre. Per il piazzale, si sottolineava la necessità di un fondo compatto, sgombro da materiali pericolosi e il corretto posizionamento dei depositi di sostanze infiammabili, oltre al rispetto delle distanze di sicurezza da strade, edifici e altre infrastrutture.
- Illuminazione e Impianti Elettrici: Si specificava che le installazioni elettriche e di illuminazione entro trenta metri dal centro pozzo dovevano essere di tipo antideflagrante. Era richiesta la presenza di un interruttore generale e di lampade portatili di sicurezza.
- Mezzi Protettivi Personali e Divieti: Si confermava l'obbligo per il personale di utilizzare i mezzi protettivi forniti (elmetti, scarpe, guanti, cinture di sicurezza), con una menzione specifica per l'uso costante della cintura di sicurezza da parte del pontista quando opera in quota. Venivano inoltre ribaditi i divieti di accendere fuochi, usare fiamme libere o fumare in prossimità del pozzo e di depositi infiammabili. Il documento includeva anche uno schema esemplificativo di un impianto di perforazione.
Un Impegno costante per la sicurezza
L'analisi di questi tre documenti evidenzia l'approccio meticoloso e l'evoluzione continua delle normative di sicurezza in SAIPEM. Dal 1972 al 1987, si osserva una costante attenzione ai dettagli, sia per le operazioni onshore che offshore, con un progressivo affinamento delle procedure e un'enfasi crescente sulla prevenzione e sulla formazione del personale. Questi manuali non sono semplici raccolte di regole, ma la testimonianza di una cultura della sicurezza profondamente radicata, indispensabile per affrontare le sfide di un settore complesso e garantire l'incolumità dei lavoratori e la tutela dell'ambiente.